Da schiava a regina…
sfruttata… amata… disprezzata…
dall’abisso del tempo e dello spazio,
sotto molteplici aspetti, impersonasti
la NATURA… le DIVINITA’… le MUSE…
Fosti MAIA… ISIDE… la fenicia ASTARTE…
la tenebrosa ECATE…
fosti DEMETRA,
madre dei Mondi e degli Dei…
fosti VENERE… ATENA… TERSICORE…
ed infine DIOTIMA che, nel Convito di Platone,
desti la rivelazione suprema sull’amore.
Sacerdotessa del focolare domestico e del gineceo,
in una rosea e… rinnovata aurora,
or sei Donna,
amante, sposa, madre, collaboratrice dell’uomo;
rosa dai mille petali,
fiore dalle mille essenze,
docile e vibrante,
racchiudi in te le celesti armonie
e le bellezze multiformi della terra.
Sorgente di vita,
con la potenza ed il mistero dell’amore,
concepisci e plasmi nel tuo seno l’Umanità.
Il tuo fascino straordinario,
la bellezza e la dolcezza del tuo corpo
trasfondono i fremiti del desiderio,
la forza dell’amore,
l’ebrezza della felicità.
Vito de Robertis, da "Pennellate"
Dedico questa mia "Pennellata" a tutte le Colleghe "medico" che, sempre più numerose,
onorano la nostra disciplina, tingendola di rosa.